Quando e come rivolgersi a un professionista della nutrizione per un piano personalizzato
«Da lunedì dieta»: quante volte abbiamo detto o sentito pronunciare questa frase? Un’asserzione spesso rimasta mero proposito o tentativo naufragato. A fare la differenza, spesso, è l’intervento di un professionista.
Il “fai da te”, infatti, può portare a risultati scarsi, ricadute e scoraggiamento. La corretta alimentazione non si può improvvisare ma va trattata come una vera e propria disciplina, fatta di piani personalizzati e parametri da monitorare.
Stando ai dati, la popolazione italiana tende a fare scarsa attività fisica, mangiare poca frutta e verdura e condurre uno stile di vita sedentario. Nella fascia di età 18-69 anni, ad esempio, il 40% è in eccesso di peso, 3 sono in sovrappeso e 1 obeso. È la fotografia scattata dai Sistemi di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) 2016-2019, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il nostro Paese, inoltre, pur presentando livelli assoluti inferiori ad altri Paesi europei, ha mostrato un aumento dell’incidenza di sovrappeso e obesità del 30% negli ultimi 30 anni, come ha rivelato il rapporto Istat realizzato per il secondo Italian Obesity Barometer Report presentato lo scorso ottobre 2020.
Tante sono le iniziative di sensibilizzazione e sempre maggiore è l’attenzione dell’opinione pubblica verso l’importanza della nutrizione. A testimonianza di ciò, sono nati servizi ad hoc, come il “coaching nutrizionale”, oggi sempre più presente nelle strutture specializzate e nei piani di Welfare integrato. Sarà infatti disponibile anche nell’innovativo portale “BenVivere”, dove, nella sezione dedicata ai servizi per il benessere, basterà selezionare il servizio desiderato (livello Basic, Standard o Advanced) o anche solo una prima visita nutrizionale di controllo.
Chi sono i nutrition coach?
Si tratta di professionisti che si occupano di educazione alimentare, dietisti o nutrizionisti, regolarmente iscritti all’albo di competenza, i quali decidono di adottare gli strumenti del coaching nutrizionale. Il loro scopo è proprio quello di “educare alla salute”, e ad una corretta alimentazione, per raggiungere gli obiettivi prefissati a livello di benessere della persona.
Quando rivolgersi a un nutrition coach?
Quando si rende necessario il supporto di un professionista affidabile per adottare, efficacemente e in minor tempo, uno stile di vita più sano; quando si ottiene una perdita di peso in seguito a chirurgia bariatrica; quando si riacquista peso in modo improvviso. Spesso le diete, anche se valide e salutari, non portano i risultati sperati per mancanza di motivazione o di una guida: il nutrition coach non solo fornisce consigli ma aiuta il soggetto a essere informato su temi di salute e benessere, dandogli gli strumenti per concretizzare il cambiamento di abitudini alimentari desiderato, come un vero e proprio allenatore. Alle competenze da nutrizionista infatti abbina le metodologie relazionali del coaching, con un approccio pragmatico indirizzato al superamento degli ostacoli e alla ricerca delle soluzioni più efficaci.
In cosa consiste, nella pratica, il coaching nutrizionale?
In primo luogo, non può prescindere da un contatto diretto e regolare con il paziente. Passaggio preliminare è la valutazione dello stile di vita e l’analisi delle abitudini alimentari, al fine di redigere un piano d’azione puntuale e dettagliato, senza trascurare aspetti non dietetici come l’attività fisica e il benessere psicofisico, rafforzando la capacità del soggetto di compiere scelte “salutari”, in autonomia, nella vita di tutti i giorni.
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