Le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti sociali esercitano un profondo impatto sul settore assicurativo, comparto che si trova attualmente ad abbracciare nuove sfide e opportunità, diventando esso stesso il riflesso delle necessità e delle richieste dei cittadini.
Sono alcune delle riflessioni scaturite dagli incontri organizzati in questi anni da “Innovation by ANIA”, osservatorio istituito dall’Associazione Nazionale fra le Imprese di Assicurazione (ANIA) con l’obiettivo di approfondire i principali temi legati all’evoluzione e alle sfide del settore. Tra questi, l’integrazione tra il settore assicurativo e il sistema sanitario, fondamentale per offrire una migliore qualità e accessibilità dei servizi per la salute.
Secondo gli ultimi dati Istat a disposizione, “nel 2021, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie è stata pari a 36,5 miliardi, con un aumento in media annua dell’1,7% osservato nel periodo dal 2012-2021”. Nell’anno di riferimento, l’intera spesa sanitaria, pubblica e privata, ammontava a circa 168 miliardi, così distribuita: il 75,6% spesa pubblica; il 21,8% a carico delle famiglie; il 2,7% sostenuta dai fondi integrativi.
Il terreno per lo sviluppo della sanità integrativa appare sempre più fertile: in base a una recente ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzata in collaborazione con Nomisma, la maggior parte degli italiani conosce le polizze sanitarie integrative, e circa la metà di essi sta prendendo in considerazione la possibilità di stipularne una. Nonostante ciò, appena il 9% degli intervistati ha già sottoscritto personalmente una assicurazione sanitaria: una percentuale che, anche grazie alle iniziative di sensibilizzazione sull’argomento, è comunque destinata ad aumentare.
I vantaggi dell’integrazione tra settore assicurativo e sistema sanitario sono molteplici. Per fare alcuni esempi: la riduzione delle liste d’attesa e dei tempi di erogazione delle prestazioni, una maggiore copertura e tutela dei rischi sanitari, il potenziamento della prevenzione e promozione della salute, una maggiore efficienza ed equità del sistema sanitario nel suo complesso.
Questo delicato processo, per poter esercitare appieno i propri benefici e scongiurare conflitti d’interesse e discriminazioni, necessita però di maggiore trasparenza e regolamentazione. Le possibili soluzioni a queste attuali carenze potrebbero essere: la creazione di un sistema informativo unificato che faciliti lo scambio di dati tra i diversi attori coinvolti, la definizione di standard qualitativi e quantitativi per le prestazioni sanitarie integrative, la concessione di agevolazioni fiscali ai cittadini che aderiscono alla sanità integrativa e la promozione di fondi sanitari e altre forme collettive di sanità integrativa, al fine di garantire l’inclusione e la solidarietà tra i lavoratori.
