Multe fino a 20 milioni di euro per i trasgressori
Le telefonate pubblicitarie moleste hanno le ore contate: dal 27 luglio è infatti possibile iscriversi al nuovo registro pubblico delle opposizioni e chiedere di non ricevere più comunicazioni indesiderate da parte degli operatori pubblicitari, sia sulla linea fissa che sul cellulare.
La norma era stata approvata lo scorso 13 aprile con il Dpr 26/2022 che attua la legge 5/2018 e sostituisce quello precedente, risalente al 2010.
Cos’è il registro delle opposizioni?
È uno strumento gratuito progettato dal Ministero dello Sviluppo Economico per consentire agli utenti di richiedere il blocco delle telefonate e dei messaggi da parte degli operatori di telemarketing, comprese le chiamate effettuate con sistemi di registrazione automatica. Introdotto già nel 2010 per i telefoni fissi, è adesso stato esteso anche ai numeri di cellulare.
Come funziona?
Per iscriversi al registro delle opposizioni, l’utente ha a disposizione 3 modalità, tutte gratuite.
- Attraverso il sito web registrodelleopposizioni.it, scaricare e compilare l’apposito modulo di iscrizione, specificando il numero di telefono per il quale si vogliono bloccare le chiamate di telemarketing.
- Scaricare il modulo di iscrizione presente sul sito registrodelleopposizioni.it compilandolo e inviandolo via mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.
- Chiamare il numero verde direttamente dal numero per il quale si vuole porre fine alle telefonate pubblicitarie (06 4298 6411 per i numeri di cellulare, 800 957 766 per i telefoni fissi).
È possibile anche iscrivere il proprio indirizzo postale per non ricevere più la pubblicità cartacea dagli operatori di marketing che utilizzano i contatti presenti sugli elenchi telefonici pubblici.
Entro 15 giorni dalla ricevuta della richiesta, gli operatori di telemarketing hanno l’obbligo di smettere di telefonare i numeri iscritti al registro delle opposizioni, eliminandoli dalle loro liste. Previste multe fino a 20 milioni di euro per i trasgressori.